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Tu, come ti informi?

Lewis PR, agenzia di comunicazione, ha condotto un’indagine per capire realmente da quale fonte gli italiani preferiscono attingere informazioni, a seconda del tipo di notizia che ricercano e dell’attendibilità che ad essa attribuiscono.

Solo il 9,2% si informa “sfogliando” il quotidiano cartaceo mentre il 63% degli italiani dichiara di consultare prevalentemente le testate a tiratura nazionale, ma attraverso i rispettivi portali Internet. In questo modo, l’autorevolezza della fonte è garantita ma, al tempo stesso, si ha la possibilità di confrontare velocemente e a costo zero le diverse sfumature che assumono le news.

Per completare il quadro, Lewis PR ha analizzato la presenza sui Social Network dei giornalisti: l’83% è presente su Facebook, il 70% su LinkedIn, mentre Twitter, che ha visto il suo boom proprio nel 2011, raccoglie il 69% delle iscrizioni. Il 9%, invece, non subisce minimamente il fascino di questi nuovi canali e dichiara di non aver sottoscritto nessun profilo.

Quando ci si trova di fronte all’acquisto di un prodotto, il 40% degli italiani si rivolge ai siti di riferimento a seconda di ciò che deve comprare, mentre solo il 17% consulta la pagina ufficiale dell’azienda, considerandola un po’ troppo “di parte”. Il 18% ricorre ai più classici motori di ricerca in cui inserire il termine per ottenere una lunga lista di alternative dalle quali attingere.

“Il panorama dell’informazione è cambiato radicalmente in questi ultimi anni e ha portato il lettore a districarsi in un groviglio di notizie che si susseguono a ritmo incessante. D’altro canto la nascita senza sosta di fonti ha favorito lo spirito critico dei fruitori, diventatisempre più selettivi ed esigenti. Questo scenario non lascia dubbi: la carta stampata, che ci ha abituato a ricevere notizie in modo regolare e pacato, ha perso la sua posizione privilegiata, lasciando spazio a Internet, divenuto oggi una realtà imprescindibile per l’informazione..[..] La nascita incessante di fonti da un lato facilita il lavoro di redazione, e dall’altro stimola lo spirito critico di chi deve creare una notizia. Se i Social Media, nel panorama delle fonti, non rivestono una posizione autorevole ma solo di contorno, in fase di diffusione della notizia sembrano avere un ruolo davvero sempre più importante”.
(Maria Teresa Trifiletti, General Manager di LEWIS in Italia)

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